Nel mio quartiere, a meno di dieci minuti dal centro romano, come ogni anno già dal primo dicembre si cominciano a sentire i rumorosi scoppiettii delle miccette e dei petardi che annunciano il periodo natalizio. E’ sconvolgente, affacciarsi alla finestra e vedere un gruppetto di ragazzini che si rincorrono tra di loro, e che stringono tra le mani questi pericolosi ordigni di guerra. Loro ridono felici…io sono sempre più sbigottita, e penso che mi trovo in un Far West cittadino e come ogni fine anno sogno che a Capodanno finalmente possa regnare il silenzio. Purtroppo non è così, e mi chiedo perché non si può festeggiare allegramente questa festa senza traumatizzare migliaia di animali con petardi, fuochi d’artificio e rumori di ogni genere?
Cani, gatti, piccoli animali da compagnia, uccelli: tutti gli animali sono estremamente sensibili ai forti rumori provocati dai botti di fine anno e a questi reagiscono con comportamenti imprevedibili e pericolosi per la loro stessa incolumità e per quella altrui. Gli stati d’animo possono andare dal semplice disorientamento, alla paura, al terrore, all’ angoscia fino ai casi più gravi di disperazione.
Cani, gatti, piccoli animali da compagnia, uccelli: tutti gli animali sono estremamente sensibili ai forti rumori provocati dai botti di fine anno e a questi reagiscono con comportamenti imprevedibili e pericolosi per la loro stessa incolumità e per quella altrui. Gli stati d’animo possono andare dal semplice disorientamento, alla paura, al terrore, all’ angoscia fino ai casi più gravi di disperazione.
È vero che c’è il divieto di vendita di alcune tipologie di razzi e petardi, considerati rischiosi ma sembra che sia una semplice utopia, e ricordo che l’AIDAA (Associazione Difesa Animali ed Ambiente) ha affermato che “ogni anno sono almeno 5.000 i cani ed altrettanti gatti (ma sono decine di migliaia gli uccelli e gli altri animali domestici e da lavoro) che muoiono o rimangono feriti proprio a causa dei botti di capodanno”. Ed anche quest’anno, come ormai da un po’, è ripartita la campagna per chiedere che vengano messi fuori legge i botti di fine anno.
Nell’attesa del tanto sperato silenzio di fine anno, divulgo con piacere i consigli di Animalisti Italiani, Chiliamacisegua e Lega Nazionale per la difesa del cane, per chi possiede un cane. Suppongo che valgano per tutti gli animali.
Cosa fare con un cane che sta all’aperto:sistemalo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare. Attento ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga;
se il cane è legato, slegalo e sistemalo come nel caso precedente; ricordati che un cane legato, se terrorizzato, potrebbe ferirsi gravemente;
se vive in un box esterno, verifica che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione, altrimenti sistemalo come nei casi precedenti;
se non puoi sistemarlo al chiuso, verifica l’integrità della recinzione e fai molta attenzione: se riuscisse ad uscire, potresti perderlo per sempre e non sarebbe un fatto così strano;
durante i botti, se ti è possibile, vai da lui e cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria” e ricordati di lasciare qualche boccone appetibile quando devi allontanarti;
un cane spaventato non mangerebbe mai ma, la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.
Cosa fare con un cane che resta a casa da solo:lascia le luci accese;
lascia le porte aperte;
lascia almeno due stanze a disposizione;
il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile;
non lasciare oggetti che lo possano ferire;
inibisci i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci;
lascia liberi i soliti nascondigli;
lascia a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare;
lascia la ciotola dell’acqua ( anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve );
a mezzanotte fai squillare il telefono, potrebbe distrarlo ed eventualmente calmarlo udendo un suono conosciuto e rassicurante.
Cosa fare quando il cane è a casa con te:informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione;
se ci sono bambini, istruiscili opportunamente: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano;
lascia le porte aperte;
il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile;
inibisci i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci;
lascia liberi i suoi soliti nascondigli;
se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza: deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo;
se vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito: se non ubbidisce, significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te. In questo caso non insistere: uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato;
non controllarlo: non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui;
ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto
se dovesse urinare o defecare, non dare peso e pulisci: non devi in nessun modo farlo sentire in colpa;
non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare: deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante;
se cerca il contatto, accettalo ma non favorirlo;
non toccarlo all’improvviso, in particolare da dietro e, se proprio devi farlo, accertati che ti veda e che capisca le tue intenzioni;
se abbaia, ulula o guaisce, distrailo;
se tenta di mordere o di distruggere oggetti, distrailo;
fai attenzione ai toni voce e non tenere radio o televisione con volume molto alto;
fai molta attenzione nel momento in cui si stappano le bottiglie;
attento ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga;
cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria”.
Fermiamo i botti di capodanno.
RispondiEliminaanche sotto casa mia avviene questo scempio, è assurdo la gente non capisce che i botti sono pericolosi anche per gli uomini, staremo a vedere al tg quanti sono finiti al pronto soccorso anche quest'anno. buone feste a tutti.
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